La stazione principale di Firenze è una riuscita dimostrazione di possibile convivenza tra razionalismo italiano e grande tradizione fiorentina: il ‘dialogo’, in effetti, è con l’abside della chiesa di S. Maria Novella.<br>La stazione fu costruita in pietra forte tra 1933 e 1935 dal Gruppo Toscano, guidato dall’architetto Giovanni Michelucci.<br>L’interno è legato alla facciata da una grande vetrata che si prolunga fino alla galleria di testa. La funzionalità si sposa con la ricchezza dei materiali: marmi, vetri e metalli. Nel bar spiccano due grandi dipinti di Ottone Rosai con Vedute delle campagne toscane.<br>La pensilina-terminal esterna è stata aggiunta nel 1990: non è piaciuta a tutti.