Nella parte alta dell’abitato, si raggiunge a piedi percorrendo stretti vicoli e scalinate in cotto e pietra del quartiere medievale*. Questo suggestivo rione, uno dei più antichi del borgo, conserva archi tra alti muraglioni, abitazioni in pietra e vecchi palazzi nobiliari dai grandi portali: si notino, tra gli altri, il cinquecentesco palazzo Cordopatri nell’omonima via e il vicino palazzo Romei, edificio quattrocentesco con un’interessante vera da pozzo nel centro della corte. Il Castello, edificato dai normanni (o forse sotto Federico II) con materiale tratto dai templi dell’acropoli di Hippónion, venne ampliato e rafforzato dagli angioni, che lo utilizzarono come bastione difensivo; ulteriori rifacimenti avvennero in periodo aragonese e nel sec. XVI, sotto il dominio dei Pignatelli. Fortemente danneggiato dal terremoto del 1783 e trasformato in carcere dai Borbone, è stato restaurato per ospitare il Museo archeologico statale. Dalle terrazze del Castello, ampio il panorama* verso le Serre, le montagne della Sila e il mare.