Magnifico esempio di gotico veneziano, è la storica sede del palazzo del Comune, luogo emblematico delle autonomie cittadine. Eretta fra il 1448 e il 1456 su disegno dell’orafo Nicolò Lionello, fu realizzata dal capomastro capodistriano Bartolomeo delle Cisterne. La contraddistinguono le fasce alterne di pietra bianca e rosa, l’elegante leggerezza del portico a grandi arcate e le finestre ad archetti trilobati. In una nicchia a pinnacoli e guglie all’angolo destro, opera di Bartolomeo Bon (1450), è la statua della Madonna con Bambino, che tiene in mano un modello di quel che era il castello prima che il terremoto del 1516 lo abbattesse. La stessa loggia del Lionello fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1876 e immediatamente restaurata: sul lato verso via Mercatovecchio un affresco ottocentesco di Giuseppe Ghedina è liberamente ispirato a un’opera del Pordenone quasi interamente perduta in quell’incendio.