Insieme alla cattedrale è il monumento simbolo della città, eretto in cima al colle dove sin dalla preistoria esisteva un’area fortificata. Il primo nucleo era costituito dall’edificio munito oggi chiamato casa del Capitano, fatto costruire nel 1470 su ordine dell’imperatore Federico III perché ospitasse il capitano imperiale, rappresentante della Casa d’Austria a Trieste.<br>Durante il breve dominio veneziano della città (1508-1509) fu aggiunto il bastione Veneto, quello rotondo visibile dal piazzale, e venne impostata la costruzione della parte centrale della fortezza, a pianta triangolare. Tornata Trieste in mani imperiali, i lavori continuarono con il completamento della fortezza triangolare e l’edificazione di un secondo bastione (1553-1561) posto sulla destra del castello, guardando l’ingresso, e detto Lalio dal nome del suo progettista. Il castello fu ultimato poco meno di un secolo dopo, nel 1630, quando sorse il bastione Pomis (anche questo dal nome del progettista), ma già a metà Seicento veniva considerato inadatto a sostenere attacchi nemici o assedi, e quindi adattato a caserma e a carcere politico.<br>Fu scenario di due soli episodi bellici: nel 1813 le truppe napoleoniche, rimaste isolate dopo la battaglia di Lipsia, tentarono un’estrema difesa resistendo per 14 giorni ai cannoneggiamenti delle flotte austriaca, inglese e napoletana; ai primi di maggio del 1945 i soldati tedeschi ressero per qualche giorno all’assedio dei partigiani e delle truppe jugoslave per poi arrendersi agli angloamericani ponendo fine all’occupazione di Trieste da parte del Terzo Reich.<br>Nel 1930 il castello è stato donato al Comune e il piazzale centrale, o cortile delle Milizie, viene usato per allestire spettacoli ed eventi pubblici.<br>L’atrio del castello ospita stemmi della Trieste medievale tratti dagli edifici demoliti durante gli sventramenti degli anni Trenta del ‘900. È visibile anche la Ruota delle 13 casade, che raccoglie gli emblemi delle tredici famiglie nobili ‘storiche’ della città ed è parte del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria che sorgeva nella piazza della Stazione e che venne fatto a pezzi dopo l’arrivo degli italiani nel 1918.<br>Più avanti sono cinque pezzi d’artiglieria leggera del Cinquecento: provengono dal castello di Mocco, parte del sistema difensivo della città. Dalla zona dell’atrio si può passare nell’edificio federiciano che ospita il Civico Museo del Castello. Il bastione Lalio ospita invece il Lapidario tergestino in cui si conservano i materiali lapidei romani più preziosi e bisognosi di cura un tempo esposti nell’Orto lapidario.<br>Dai bastioni si aprono alcuni dei più affascinanti panorami della città.