Fu costruita nel ’500 per il cardinale Ippolito II d’Este da Pirro Ligorio, che trasformò un convento benedettino e progettò anche il parco e varie fontane. Il palazzo, di sobrie linee archittettoniche, conserva sale decorate da affreschi di scuola romana del ’500 (Livio Agresti, Federico Zuccari, Gerolamo Muziano). Dalla loggia superba è la vista sul giardino**, che digrada a terrazze simmetriche, rivestite di ricca vegetazione e animate da numerose fontane e giochi d’acqua. Dallo scalone si scende passando per la fontana del Bicchierone, forse opera di Bernini (a sinistra, in fondo è la grotta di Diana, ornata di stucchi), al suggestivo viale delle Cento fontane, con getti d’acqua e sculture. Alla sua estremità destra è la fontana di Tìvoli di Pirro Ligorio, detta anche fontana dell’Ovato per la sua forma, che rappresenta la cascata di Tìvoli, i suoi monti e i tre fiumi, simboleggiati da statue. All’estremità sinistra del viale è la fontana di Roma o Rometta, riproduzione in miniatura di edifici dell’antica Roma. Continuando lungo il viale centrale si scende alla fontana dei Draghi, altra opera del Ligorio (così detta per i draghi gentilizi di Gregorio XIII, che, afferma la tradizione, urono eseguiti in una sola notte nel 1572), quindi al piano ove si allineano tre peschiere. Sulla destra, in fondo, è la grande fontana dell’Organo, recentemente restaurata, iniziata nel 1568 e terminata nel 1611, con monumentale prospetto architettonico: la caduta dell’acqua azionava un organo idraulico completamente automatico. Il viale centrale termina alla rotonda dei Cipressi.