Era la porta principale dei castra Albana, accampamento militare fatto costruire da Settimio Severo, che occupava quasi tutta l'area dell'attuale abitato (tracce di mura, di abitazioni dei legionari e di torri sono visibili lungo le vie del centro). I grandiosi resti della porta, a tre fornici e fiancheggiata da torri, sono stati messi in luce da un bombardamento aereo nel 1944.