Nel centro del Quadrato della Concordia, si staglia il blocco squadrato e imponente del palazzo della Civiltà del Lavoro, già della Civiltà Italiana (Giovanni Guerrini, Ernesto La Padula e Mario Romano, 1938-43), definito anche il Colosseo quadrato e assurto a simbolo del quartiere; il motivo architettonico dell'arco, ripetuto ben 216 volte sui quattro prospetti uguali, celebra l'elemento costruttivo e decorativo tipico della civiltà italiana. La struttura, coerentemente pensata dagli autori in muratura, fu realizzata per ragioni di economia e di tempo in cemento armato e rivestita con lastre di travertino; ai lati delle due scalee sono collocati i quattro gruppi dei Dioscuri di Publio Morbiducci, mentre sotto le arcate del primo ordine sono statue raffiguranti arti e attività umane.