È frutto di più fasi costruttive, tra cui un significativo intervento quattro-cinquecentesco per ristrutturare l'ala sud e il rinnovamento seicentesco del cortile interno. Si suppone che il palazzo sorga su un vasto edificio di età sillana, poi riutilizzato da Teodorico e, ancora, dai longobardi. Risale al X secolo la destinazione a monastero benedettino per volontà della badessa Gunderada.<br>Dopo il portico del '500 si accede al Museo diocesano.