Fu edificata a metà del XVI secolo. Discordemente attribuita a Galeazzo Alessi, presenta una facciata con loggia d’ingresso a tre archi, cornice balaustrata e avancorpi; notevole il ciclo decorativo interno (storie di Perseo e di Ulisse, miti di Apollo e Diana), cui lavorarono Andrea Semino, Luca Cambiaso e Giovanni Battista Castello. Quest’ultimo partecipò anche alla sistemazione del monumentale giardino a terrazze (oggi tagliato da via Peschiera), dove si segnala il ninfeo, con grotta decorata da mosaici polimaterici.