L'ingresso del Teatro Regio è preceduto da una moderna cancellata bronzea a motivi astratti: Odissea musicale, opera di Umberto Mastroianni (1994). Nel 1936 un incendio devastò completamente il teatro costruito tra il 1738 e il 1740 da Benedetto Alfieri: unica struttura a sopravvivere fu la facciata, che si inseriva omogeneamente nel profilo urbanistico della piazza. La ricostruzione del nuovo teatro, inaugurato nel 1973, ha volutamente mantenuto la fronte originale dell'edificio, sviluppando i nuovi volumi nella parte interna e nascosta. La spiccata originalità della forma architettonica del teatro, progettato da Carlo Mollino, non è percepibile nel suo insieme, se non nel curioso andamento curvilineo, che sembra rimandare per analogia alle soluzioni barocche di palazzo Carignano. Vista dall'alto la struttura del teatro, a paraboloide iperbolico, si presenta come un'enorme sella, mentre seguendone le sinuose pareti laterali spicca il forte contrasto tra il cotto - decorato con il motivo della stella a otto punte - e le superfici a vetro. All'interno, il foyer e un grande e suggestivo spazio aperto, disposto su tre livelli, con elementi architettonici a vista: da qui si ha anche la veduta sull'adiacente palazzo dell'Archivio di Stato e sull'antistante piazzetta. La sala ha forma di conchiglia semiaperta, con linee convergenti verso il palcoscenico, ed è coronata da una circonferenza di palchi digradanti. Il palcoscenico è per grandezza, in Europa, secondo solo a quello dell'Opera-Bastille di Parigi: ha una struttura complessa che consente di approntare gli allestimenti più arditi ed è sovrastato da un'imponente torre scenica.