La costruzione del famoso 'castello dalle rossi torri' venne avviata nel 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, e si concluse circa quarant'anni dopo. Edificato a scopo militare e di controllo del Canavese, tra '400 e '500 divenne raffinata residenza cortese. Con le guerre tra francesi e spagnoli, il castello decadde fino a essere trasformato nel XVIII secolo in carcere. Nel 1676 un fulmine abbattutosi sulla polveriera provocò un'esplosione e un incendio che distrusse in parte la torre di nord-ovest, che ancora oggi risulta mozzata. Il castello, via via modificato nelle strutture interne, continuò a essere destinato a prigione fino al 1970; abbandonato per circa un decennio, i successivi restauri hanno consentito di eliminare i corpi di fabbrica aggiunti nel cortile e di riproporre il più possibile la struttura originaria. Spicca in facciata, proprio sopra la porta, dove un tempo si apriva il ponte levatoio sul fossato ora interrato, una bella bifora. Delle tre torri rimaste integre, due hanno merli a coda di rondine; al centro della corte quadrata vi sono una grande cisterna e un pozzo.