Monumentale fortezza perfettamente quadrata, costruita nel 1239 da Federico II con l'ampio modulo di 51 m di lato, faceva parte dell'imponente sistema costruttivo che riprendeva le precedenti opere di fortificazioni. La denominazione gli deriva dal nome del generale bizantino Giorgio Maniace, che nello stesso sito aveva fatto erigere in precedenza una postazione difensiva. Il Castello sorge sull'estrema punta dell'isola di Ortigia, un promontorio roccioso isolato da un canale artificiale; l'imponente quadrilatero, chiuso da massicci torrioni cilindrici angolari, esprime una raffinata tecnica costruttiva realizzata utilizzando tre tipi di pietra: la calcarea e la lavica per i conci squadrati e l'arenaria per i riempimenti. A causa delle trasformazioni spagnole, quali la porta del ponte levatoio, e di quelle causate dal terremoto del 1693 e dall'incendio provocato dallo scoppio della polveriera nel 1704, nonché dagli usi cui venne destinato in tempi recenti (prima prigione e poi caserma), il castello si presenta in molte parti manomesso rispetto al progetto originario. Il restauro, che ha comportato la rimozione di alcuni edifici militari, ha restituito parzialmente al complesso, ora adibito a sede di eventi e manifestazioni culturali, la sua struttura originale.