Splendida architettura fatimida del parco normanno del Genoardo (oggi inglobata nel cortile di una caserma), edificata da Guglielmo II nel 1180, la Cuba è, come la Zisa, un alto edificio a pianta rettangolare, compatto e squadrato nei volumi con piatti avancorpi al centro di ogni fronte. Arcate cieche solcano in tutt'altezza la superficie muraria e racchiudono sovrapposte finestre cieche e nicchie allungate; alla sommità, una fascia con epigrafe araba reca il nome del re e la data di fondazione. Nel XIV secolo Giovanni Boccaccio ne fece lo sfondo di una novella del Decamerone. Passata a privati e adibita nel '500 a lazzaretto, fu in età borbonica aggregata alla caserma di cavalleria. L'ermetico volume architettonico si ergeva, in origine, al centro di uno specchio d'acqua artificiale circondato da un giardino e serviva da padiglione di piacere.