Collocata in una ariosa cornice di boschi e di pianori ed immersa nella tranquillità dei monti, Roccamandolfi è un pittoresco centro montano ai piedi del massiccio del Matese, quasi al confine tra Molise e Campania.

COSA VEDERE
Il centro storico che si presenta pittoresco con le sue vecchie case arroccate intorno alla chiesa di San Giacomo Maggiore, che all'interno custodisce un altare settecentesco ed una scultura lignea riproducente San Gaetano del Di Zinno. Sulla parte esterna della chiesa appena prima dell'Arco Santo, sono state poste le quattro misure circolari fatte di pietra viva perfettamente levigata e corrispondenti al "tomolo" al "mezzetto" al "quarto" ed alla "misura", unità di misura per granaglie ancora in uso nel paese. Il paese ha legato la sua storia, soprattutto risorgimentale, anche al fenomeno del brigantaggio, rievocato con un Centro documentazione sul brigantaggio con sistema di multiproiezione 2D-3D e con una passeggiata nel borgo con diverse “tappe” nelle vie del centro storico, tra le quali la Statua del Brigante. Le rovine della Rocca, che sovrasta da un colle inaccessibile l'attuale abitato e gode di una vista mozzafiato.  Campitello di Roccamandolfi, i boschi ed i sentieri del fianco settentrionale del Matese, il Rio ed il suggestivo castagneto che lo anticipa, sono i siti più indicati per le escursioni, con lunghi sentieri dove possono essere effettuate camminate e ammirare il paesaggio da altitudini fino a 2050 m slm (visuale panoramica del Golfo di Napoli e Isole Tremiti), oltre a fantastiche grotte (grotta del fumo, grotta delle ciavole) e cascate, come quella del Rio. I più avventurosi potranno provare il brivido del vuoto con il Ponte Tibetano, piccolo capolavoro di ingegneria e carpenteria metallica, che permette di camminare ad alta quota circondati dalle pareti rocciose. La natura selvaggia e poco antropizzata si trova anche nella Riserva Naturale del Torrente Callora, uno dei tanti “Valloni del Matese” ed è situata sul versante nord del massiccio del Matese, ai piedi di Monte Miletto.

PRODOTTI E TRADIZIONI
L’abito d’epoca tradizionale
di Roccamandolfi è ritenuto dagli esperti uno dei più belli d'Italia, non solo in virtù della bellezza estetica ma anche per il valore antropologico e culturale che racchiude l'abito stesso, unitamente ai copiosi monili che lo corredano. Lo si può ammirare anche tra le vie del centro, dove viene esposto. Tra i prodotti tipici, i formaggi, il miele, gli insaccati.

EVENTI
Tra gli eventi, in estate ci sono il festival musicale RocKa in Musica (luglio), la sagra organizzata in occasione della festa del patrono San Giacomo La Gnoccata (25 luglio) e la Festa del Pastore per festeggiare l’antico mestiere del Pastore ed il ritorno nei pascoli di alta montagna dei pastori Roccolani (luglio).

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per il centro storico tipico, raccolto e ben tenuto, visitabile in tranquillità con una bella passeggiata, guidati da un percorso di visita. Buona la varietà e la fruibilità degli attrattori, descritti anche con pannelli informativi che ne illustrano le caratteristiche. La località è inoltre vivace e ospitale.” Marta, ghost visitor TCI