Nodo delle comunicazioni tra Reggiano e Parmense e tra pianura e Appennino, porta d’accesso alle terre matildiche, la località, allo sbocco del fiume Enza nella pianura, fu abitata fin da tempi remoti, come testimonia l’importante insediamento etrusco di Servirola (1 km a nord dell’abitato; i reperti sono esposti presso i Musei Civici di Reggio Emilia). Castello matildico, fu feudo della famiglia Gherardini: circondato da fosse profonde, era provvisto di cinta muraria, di cui rimangono alcune cortine, con torri e ponte levatoio. La medievale torre dell’Orologio introduce al nucleo storico: poche case, in parte porticate, si raccolgono attorno alla Rocca, sede del municipio, e alla chiesa parrocchiale.