Paese di forte caratterizzazione agricola, al centro di un vasto territorio un tempo incolto e paludoso, bonificato dai monaci benedettini di Reggio e di Parma a partire dal XIII secolo, Cadelbosco di Sopra seguì sempre le sorti del comune di Reggio. La settecentesca chiesa di S. Celestino e della SS. Annunziata (architetto Francesco Zanni) mostra un’elegante facciata ripartita da cornici e paraste e un campanile di foggia classica disegnato dall’ingegnere Pietro Marchelli (1858); conserva inoltre preziosi arredi del XV-XVI secolo e un imponente organo del Triari, proveniente dalla chiesa di S. Barnaba di Modena. In piazza della Libertà si trova il monumento alla Resistenza di Marino Mazzacurati (1965). Tra le frazioni vicine, allineate lungo il Crostolo, si distinguono Cadelbosco di Sotto, 5 km a nord, per la chiesa della SS. Annunziata (1513) con graziosa facciata barocca, e Santa Vittoria, 11 km a nord, nota per le tradizionali angurie, dove si impone il grandioso volume di palazzo Greppi, realizzato probabilmente da Andrea Tarabusi con il concorso di Giuseppe Piermarini (1770-74), che costituiva il centro di una vasta tenuta agricola modello della famiglia Greppi; ora è di proprietà comunale e adibito a scopi sociali.