Tranquilla borgata alla base di ‘tacchi’ calcarei che, in parte ricoperti da foreste di lecci, danno al paesaggio un aspetto montano. Un cartello indica la cooperativa di tessitrici «Su Màrmuri» dove, usando lana sarda, cotone e lino, si producono con diverse tecniche tappeti, tende, asciugamani e copriletti: motivo dominante della decorazione, la figura della capra. Poco prima di giungere al paese, si apprezzano i ruderi di Osini Vecchio, lasciato deserto in seguito all’alluvione tra il 1951 e il 1960. In un contesto di natura severa, con il profilo dei ‘tacchi’ che chiude l’orizzonte, la strada affronta una lunga e graduale salita verso l’altopiano che culmina con la punta Su Corongiu (1008 m).