Difficile, di fronte allo sconfortante scenario odierno, immaginare il quartiere come meta di villeggiature nobiliari. A testimonianza di tale passato resta la villa Durazzo Bombrini, edificata nel 1752-73 su progetto di Pierre Paul de Cotte, cui si deve anche il monumentale scalone a sbalzo sulla destra del vestibolo, ripreso da Andrea Tagliafichi nel palazzo Durazzo Pallavicini di via Balbi. La dimora è attualmente sede di uffici. Da piazza Massena, via Coronata sale sul fianco della collina omonima verso l’oratorio dell’Assunta (1729), con una ricca decorazione interna a stucchi dorati e dipinti, e il quattrocentesco santuario di Coronata, ricostruito dopo l’ultimo conflitto mondiale.