Sul versante soleggiato della valle, il borgo tra frutteti, prati e campi coltivati, si raccoglie intorno alla chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo, del XVI secolo, con campanile a bulbo del 1649. All'interno spicca una Madonna lignea di Jörg Lederer (1550). Fra le case si alza la mole della castel Stachlburg, di origini duecentesche, che ospita un'ottima cantina di vini. Altri antichi edifici sono le residenze Spauregg e Gaudententurm, testimoniate fin dal Trecento. Del tutto originale è il Museo della Macchina da Scrivere.
A ovest di Parcines è la frazione di Rablà/Rabland, con la cinquecentesca chiesetta di S. Giacomo, munita di una piccola torre del 1828. Vicino all'entrata si vede una copia del miliare romano il cui originale, del 46 d.C, venne trovato nel 1552 ed è conservato nel museo civico di Bolzano. L'iscrizione ricorda i lavori di consolidamento promossi nel suo sesto anno di regno dall'imperatore Claudio (41-54 d.C.) lungo la strada tracciata dal padre, il grande generale Druso, durante la campagna militare del 16-15 a.C. contro reti e vindelici. Il testo fu composto con l'intento di celebrare l'avvenuto collegamento fra l'area padana e quella danubiana, che la via aveva reso possibile; testimonia inoltre che questa, in origine denominata probabilmente via Augusta in quanto voluta da Augusto, dopo l'intervento di ristrutturazione di Claudio prese il nome di via Claudia Augusta.
Sulla strada per Naturno dopo pochi km una deviazione a sinistra porta a Plaus, dove si trova la chiesa parrocchiale di S. Ulrico.