Precipita in un mare dai mille riflessi la costa alta e rocciosa, a tratti interrotta da anfratti, piccole cale, insenature strette tra sponde di roccia. Probabilmente fu un fiume, divenuto poi sotterraneo, a scavare il fiordo dove sorge Porto Badisco, un grappolo di case di pescatori sorto nel punto indicato come il primo approdo di Enea in Italia (ma le ricerche archeologiche più recenti tendono a spostarlo a Castro Marina). Che la zona sia interessata da fenomeni carsici è confermato anche dalla presenza di grotte, con ampie sale ipogee dove si disegnano fantastici scenari di esili guglie e stalattiti sospese.
Nel 1970 venne qui scoperto un vasto complesso di gallerie e cavità sotterranee ricche di concrezioni, denominato grotta dei Cervi per alcuni disegni ritrovati nelle sue ampie sale.