Sono due torri cinquecentesche a 'sorvegliare' il paese, piccolo borgo marinaro nel territorio comunale di Nardò. La prima, detta torre dell'Alto, sorge sopra un panoramico terrazzo di roccia, il cui nome - dirupo della Dannata - evoca antiche leggende. La seconda, chiamata torre di S. Caterina, quasi nascosta in una macchia di pini guarda il cuore dell'abitato. Entrambe facevano parte di quel complesso sistema di avvistamento e difesa della costa voluto da Carlo V contro le incursioni dei turchi. Si aprono sul mare numerose grotte e cavità, che hanno restituito fossili e reperti preistorici, come la grotta del Capelvenere, proprio ai piedi del dirupo che chiude a nord l'insenatura del paese.