Il paese, alle rive del Ticino, in un’area di antichissimi transiti tra il fiume e il Verbano, è al centro di un’ampia zona archeologica in cui nel 1842 vennero rinvenuti i primi reperti della cultura che prende nome dalla località, relativa all’area prealpina tra Piemonte e Lombardia e pienamente manifesta nell’età del Ferro (X-VI secolo a.C.). Le popolazioni della civiltà di Golasecca erano probabilmente di origine celtica; sovrappostesi alle preesistenti popolazioni palafitticole, funsero da tramite commerciale tra i popoli celtici transalpini e le più evolute culture dell’Italia mediterranea, in particolare gli etruschi. Alcuni reperti dalle necropoli sono visibili nell’Antiquarium allestito nel Palazzo comunale; i più importanti sono esposti nei musei archeologici di Sesto Calende, Varese e Milano.