L’abitato del sobborgo si allinea compatto lungo l’ultimo tratto di via Reginaldo Giuliani, mentre le tre ville che lo rendono famoso – la Corsini, la Petraia e la villa di Castello stessa – si trovano sulle pendici del colle.
I luoghi, gli edifici e i giardini, come li avevano voluti i Medici, sono documentati nelle lunette tardo-cinquecentesche di Giusto di Utens conservate al Museo di Firenze com’era.