Se in città si fa un viaggio nel tempo tra testimonianze romane, medievali, gotiche, scaligere, rinascimentali e austriache, anche la provincia offre una straordinaria varietà. Basti pensare al lago di Garda, alla val d’Adige (verso il Monte Baldo), alle colline della Valpolicella e alla campagna piatta delle Valli Grandi Veronesi. Una ricchezza paesaggistica vocata all’agricoltura che si traduce in straordinari prodotti: dal formaggio Monte Veronese Dop al riso Vialone nano veronese Igp, fino alla frutta che abbonda di fragole, kiwi, meloni, mele, pesche, nettarine e pere. Menzione a parte meritano i vini, come Bardolino, Custoza, Valpolicella, Soave, Recioto, Amarone e Durello, e l’olio d’oliva del Garda e della Valpolicella. Negli ottimi ristoranti cittadini si trovano risotti di pianura, pesce del Garda e funghi e tartufi della Lessinia. I piatti della tradizione? Si va dagli gnocchi di patate ai ravioli col radicchio rosso di Verona, dai bolliti con la salsa pearà allo stufato di manzo o cavallo (pastisada), talvolta marinato in Amarone. Fino ai dessert come il pandoro, l’antico Nadalin, la colomba pasquale, le fritole e i savoiardi.