La Signoria della Serenissima trasferì nel 1291 le vetrerie già fiorenti - volendo allontanare dalla città l'implicito rischio di incendi - in queste cinque isolette, `dietro' Venezia, circa un chilometro dalle Fondamenta Nuove. Un minor Canal Grande divide il luogo, dove stanno frammisti dimore auliche, già villeggiature dell'aristocrazia, modeste casette, palazzotti di antica borghesia mercantile, botteghe, laboratori e fornaci del vetro. Nel '700 si parlava di "quasi mille operarii, che seminudi a forza di moto, di fiato, di corso e stento, sudano" a far vetri, splendidi e ricercatissimi. L'arte, si sa, continua.