Località di Cervia, a nord del canale delle Saline, rappresenta l'espansione moderna dell'abitato, attuata ai primi del Novecento. Il comune, incoraggiato dalle prime presenze turistiche, cedette una fascia di litorale a una società immobiliare milanese in cambio della realizzazione di infrastrutture e di un primo nucleo residenziale. Il nome della nuova stazione balneare, Milano Marittima, è significativo dell'aspettativa dei promotori che fosse proprio la media borghesia lombarda a frequentarla. L'insediamento venne realizzato secondo i principi della «città giardino», in quegli anni teorizzata dall'urbanista inglese Ebenezer Howard: ampie strade, aree verdi ed edilizia a bassa densità, ovvero una città in armonia con la natura circostante. Dopo i primi villini, sparsi all'ombra della pineta, fu la volta degli alberghi e delle strutture commerciali, nel sostanziale rispetto di un concetto innnovativo, com'è possibile constatare ancora oggi. Del 1956 è la costruzione del grattacielo Marinella, alto 90 metri, diventato l'elemento distintivo di Milano Marittima sull'orizzonte della Riviera Romagnola.