Nocera Umbra
localita
Nocera Umbra (PG)
La «Nuokria» umbra, divenne municipio romano con il nome di «Nucerta Camellaria» a difesa del tratto della Via Prolaquense che diverge per Ancona. Il paese ricoprì un ruolo di primaria importanza anche durante la dominazione longobarda in quanto strategicamente collocata sul confine del ducato di Spoleto. Dopo una brevissima esperienza come Comune autonomo, si sottomise a Perugia nel 1202 e nel 1248 fu devastata da Federico II. Prima di passare sotto il dominio della Chiesa (1439), conobbe la signoria dei Trinci sul finire del Trecento. Risale al XVI secolo l'inizio dello sfruttamento delle sorgenti termali nelle vicinanze che, fino all'800, portarono rinomanza e nuove risorse all'economia tradizionalmente agricola della cittadina. Concentrato il proprio insediamento dal piano, dove probabilmente sorgeva l'abitato romano, al colle, da cui poteva dominare la valle del Topino, Nocera dà vita nel medioevo all'impianto murato odierno che converge verso la Rocca e il Duomo che si fronteggiavano nel punto più alto dello sperone. Il vero perno urbanistico della città divenne piazza Grande, sede delle magistrature cittadine (trasferite nella Rocca nel XV secolo), dell'autorità vescovile e del complesso francescano. Nocera Umbra è stata danneggiata dalle ripetute scosse di terremoto verificatesi nell'autunno 1997; seguite dal complesso (e non ancora del tutto concluso) lavoro di ricostruzione e del ripristino del patrimonio monumentale.
Nei pressi di Nocera (km 8.5 in direzione sud-ovest) sussistono i ruderi della Rocca di Postignano, fondata nel X secolo a dominio della Valtopina e passata nel '400 ai Trinci.
Nei pressi di Nocera (km 8.5 in direzione sud-ovest) sussistono i ruderi della Rocca di Postignano, fondata nel X secolo a dominio della Valtopina e passata nel '400 ai Trinci.
La «Nuokria» umbra, divenne municipio romano con il nome di «Nucerta Camellaria» a difesa del tratto della Via Prolaquense che diverge per Ancona. Il paese ricoprì un ruolo di primaria importanza anche durante la dominazione longobarda in quanto strategicamente collocata sul confine del ducato di Spoleto. Dopo una brevissima esperienza come Comune autonomo, si sottomise a Perugia nel 1202 e nel 1248 fu devastata da Federico II. Prima di passare sotto il dominio della Chiesa (1439), conobbe la signoria dei Trinci sul finire del Trecento. Risale al XVI secolo l'inizio dello sfruttamento delle sorgenti termali nelle vicinanze che, fino all'800, portarono rinomanza e nuove risorse all'economia tradizionalmente agricola della cittadina. Concentrato il proprio insediamento dal piano, dove probabilmente sorgeva l'abitato romano, al colle, da cui poteva dominare la valle del Topino, Nocera dà vita nel medioevo all'impianto murato odierno che converge verso la Rocca e il Duomo che si fronteggiavano nel punto più alto dello sperone. Il vero perno urbanistico della città divenne piazza Grande, sede delle magistrature cittadine (trasferite nella Rocca nel XV secolo), dell'autorità vescovile e del complesso francescano. Nocera Umbra è stata danneggiata dalle ripetute scosse di terremoto verificatesi nell'autunno 1997; seguite dal complesso (e non ancora del tutto concluso) lavoro di ricostruzione e del ripristino del patrimonio monumentale.
Nei pressi di Nocera (km 8.5 in direzione sud-ovest) sussistono i ruderi della Rocca di Postignano, fondata nel X secolo a dominio della Valtopina e passata nel '400 ai Trinci.
Nei pressi di Nocera (km 8.5 in direzione sud-ovest) sussistono i ruderi della Rocca di Postignano, fondata nel X secolo a dominio della Valtopina e passata nel '400 ai Trinci.