Il nome non è altro che un'eco lontana delle tante canne palustri che crescevano in questa zona di acque stagnanti, bonificata una prima volta da «Urvinum Hortense» e quindi nel XII secolo.
Il paese ha conservato il regolare impianto del centro agricolo antico, con una caratteristica piazzetta, sovrastata all'esterno da un torrione cilindrico del '300, sulla quale affacciano la chiesa di S. Giovanni Battista, con affreschi dell'Alunno, e quella di S. Francesco (XIII-XIV secolo). Poco distante da qui sorge la chiesa della Buona Morte dove si dice che san Francesco abbia fondato il Terz'ordine. Elegante la chiesa di S. Matteo (1786) che custodisce pure un trittico dell'Alunno e una ricca cantoria in legno policromo; più oltre a sinistra è via Vittorio Emanuele - la principale - con la chiesa di S. Biagio dal bel prospetto romanico (XIII secolo).
Il duecentesco palazzetto del Podestà è dal 2003 adibito ad Antiquarium: comprende materiale lapideo proveniente dal territorio di Cannara, soprattutto dagli scavi di «Urvinum Hortense».