È capoluogo del bello con il Duomo, il Battistero e i tesori d’arte del Correggio, ma anche del gusto. Basti pensare al titolo di Città Creativa per la Gastronomia che l’Unesco le ha tributato nel 2015. Del resto siamo nella provincia delle Dop Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma (oltre al Culatello di Zibello Dop, la spalla di San Secondo e il salame di Felino), nonchè nella capitale industriale della pasta. A tavola si trovano numerose specialità «alla parmigiana» come lo stracotto (gli anolini in brodo lo hanno come ripieno), la trippa, i cardi al forno, e il cappello del prete. Senza dimenticare l’amaro Nocino e i funghi di Borgotaro Igp. Tra i vini spicca la Doc Colli di Parma, con prevalenza di bianchi Malvasia e Sauvignon. La città è anche polo fieristico del gusto con la rassegna Cibus e sede dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.