A circa 3 km da Bagherìa, fu, con Mozia e Palermo, una delle tre principali città puniche della Sicilia occidentale. Fondata verso la metà del sec. IV a.C., verso il 250 a.C. fu conquistata dai romani. Tra le sue rovine (fu distrutta dai saraceni) dominano le forme ellenistiche e romane. Gli scavi, cominciati nel '800, devono ancora portare alla luce larghi settori dell'insediamento. Molti reperti sono al Museo archeologico di Palermo.
L'abitato presenta pianta regolare, ippodamea: la via principale e le parallele sono tagliate ad angolo retto dalle trasversali, formando «insulae» di case. La pavimentazione stradale a ciottoli è abbastanza conservata; tipica quella in terracotta della via principale. Le case avevano muri intonacati e spesso dipinti, pavimenti in «opus signinum» e in mosaico. Interessante la quantità (una per ogni casa) e varietà di cisterne, talora con complessi sistemi per la raccolta dell'acqua.