L’antico borgo, che si adagia all’apice della piana omonima, qui particolarmente rigogliosa di agrumeti di secolare tradizione, viene per questo chiamato il ‘paese delle arance’. La coltivazione agrumicola fu introdotta infatti nel territorio di Milis già nel medioevo, quasi certamente dai camaldolesi del vicino monastero di S. Maria di Bonàrcado. Di un certo interesse, al centro del paese, il settecentesco palazzo Boyl, che fronteggia la quattrocentesca parrocchiale di S. Sebastiano ed è oggi adibito a centro culturale: ospita una mostra di armi antiche e una piccola pinacoteca.