Gli abitanti di questa località, come del resto anche quelli della vicina Tinnura, tengono tuttora viva la secolare tradizione dell’intreccio policromo dell’asfodelo – ma anche steli di canna palustre, palma nana, mirto, lentisco – per la lavorazione di cestini e canestri, esposti per la vendita all’esterno delle abitazioni. Suggestivo lo spettacolo, in primavera, degli asfodeli stesi ad asciugare lungo le vie del paese. Presso la chiesa di S. Bartolomeo restano tracce di una muraglia megalitica di epoca nuragica. A Flussìo ha sede la Cantina sociale della Planargia dove si può trovare dell’ottima Malvasia di Bosa. Una passeggiata nelle campagne circostanti consente poi di ammirare il nuraghe Giannas, il riu Mannu e il ponte di Molineddu.