Tra Macòmer e Oristano, lungo la statale Carlo Felice, è piccolo comune d'economia agricola e pastorale collocato a 315 metri di quota su un esteso altopiano che precipita a scarpata sulla valle del Tirso. Il nome sembra far riferimento a un'«acqua santa», che potrebbe riferirsi a un'antica sorgente termale, come quella ancora attiva nella vicina Fordongianus. L'abitato è caratteristico per il diffuso impiego della pietra nera basaltica d'estrazione locale, originata da remote eruzioni del Montiferru. Nel territorio comunale si trova il notevole complesso nuragico di Losa, composto nella parte più antica (1500 a.C.) da una torre a due piani, successivamente inglobata in un bastione con diverse torri accessorie.