Si stende su un pianoro granitico, alle falde settentrionali del Gennargentu, questo grosso borgo di antica economia pastorale. La posizione e l’altitudine – è il comune più elevato della Sardegna – ne hanno favorito lo sviluppo turistico, facendone una rinomata e ben attrezzata stazione di sport invernali: dal paese, verso sud, si distinguono le vette più alte della zona sciistica del Bruncu Spina. Sviluppatosi in un sito già frequentato nell’antichità e documentato dal medioevo, Fonni conobbe a partire dal XVII secolo un particolare sviluppo economico e civile, collegato anche all’insediamento di una comunità francescana; divenne presto il principale centro della zona, soppiantando anche Ollolai, il vicino borgo da cui deriva il nome di questa parte settentrionale della regione barbaricina. Nel centro storico, che conserva esempi di rustica architettura tradizionale in granito a vista (si può ancora vedere, nei rioni più antichi, qualche abitazione con il tetto di tegole lignee, dette scandulas), risaltano i due principali monumenti: la parrocchiale di S. Giovanni Battista, che mantiene tracce dell’originaria struttura tardogotica, e la basilica della Madonna dei Martiri. Un poco defilata rispetto alla centrale via Umberto, in vico Gennargentu, la casa Loddo Campana è stata adibita a sede del Museo della cultura pastorale che ripercorre, attraverso gli arredi originali della casa e un ampio corredo fotografico, i momenti della vita del pastore transumante.