Oltre che per visitare gli scavi di Pompei, le folle accorrono in pellegrinaggio al santuario della Madonna del Rosario (1876-1939), che spunta sulle case grazie alla cupola e al campanile quadrato. Lo volle Bartolo Longo per incentivare la devozione al Rosario e promuovere opere di assistenza sociale. La fama "miracolosa" dell'immagine della Vergine sull'altare maggiore è documentata dalle centinaia di ex voto custoditi nell'adiacente palazzo della Delegazione pontificia, mentre nella sotterranea sala del Tesoro sono esposti arredi sacri. In via colle S. Bartolomeo, il villino che fu abitazione del Longo ospita il Museo vesuviano.