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Pigna

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Pigna (IM)
Ha conformazione urbanistica simile a quella dell’omonimo quartiere di Sanremo, il concentrico impianto del borgo: un dedalo di strette vie e passaggi voltati, che è di per sé uno straordinario monumento di architettura medievale, rimasto immutato nel tempo. A valle, le grandiose rovine della chiesa di S. Tommaso (XII secolo) indicano l’originaria posizione dell’abitato, in seguito sviluppatosi su un’altura che offriva maggiori garanzie di difesa: espediente che non impedì a Pigna di cambiare più volte padrone, passando dai conti di Ventimiglia agli Angiò e dal 1388 ai Savoia, che – fatta eccezione per un breve periodo di dominazione genovese (1625-33) – ne avrebbero mantenuto il possesso fino all’Unità d’Italia.
Nel borgo alto si accede alla quattrocentesca Loggia della Piazza Vecchia, ricostruita dopo i danni subiti nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, prima tappa della visita del centro storico, ricco di pregio ambientale. Presso il Municipio, il Museo etnografico “La terra e la memoria” racconta, attraverso attrezzi e fotografie, i segreti della lavorazione del grano e della produzione del vino e dell’olio.
Scenari naturali pressoché incontaminati nella gola di Gouta, raggiunta da una panoramica strada lunga 14 km con inizio prima dell’abitato di Pigna; seguendo il sistema dei castellari (alture fortificate a terrazze) neolitici, è possibile tornare in ulteriori 30 km a Ventimiglia.
Uscendo verso Castel Vittorio si incontra il ponte di Lago Pigo, ricostruito dopo l’ultimo conflitto mondiale, dove correva il confine tra i domini sabaudi e la Repubblica di Genova. La vicina chiesa di S. Maria di Lago Pigo, documentata dal 1227, fu rifatta una prima volta nei secolo XV-XVI (fase cui risale il portale reimpiegato in facciata, datato 1512) e nel XVIII ristrutturata sul modello dei santuari barocchi piemontesi, con due campanili in facciata.