Pieve di Teco
localita
Pieve di Teco (IM)
La struttura urbana di questo centro, formatasi in prevalenza tra XIV e XV secolo, è tra le più avvincenti e integre di tutto il Ponente. Posto alla convergenza di alcune delle più importanti strade marenche o “del sale” tra Liguria e Piemonte, divenne ben presto caposaldo dell’organizzazione feudale della valle, tanto che i Clavesana, probabilmente nel XII secolo, vi edificarono un castello di cui rimangono alcuni resti su uno sperone del crinale. Un altro castello (poi distrutto nel XVII secolo) e la cinta muraria attorno al borgo furono costruiti sempre dai Clavesana nel XIII secolo, finché nel 1385 il sito passò definitivamente a Genova, che ne fece la sede del capitanato della Pieve. Dal medioevo a oggi, cuore del paese è corso Ponzoni, delimitato alle estremità da due caratteristiche piazzette e fiancheggiato da portici medievali sotto i quali si alternano bei portali e botteghe di artigiani. L'antica pieve di S. Maria della Ripa ha aspetto quattrocentesco. Nei locali del complesso monumentale è allestita la mostra permanente Le maschere di Ubaga, dedicata alle figure simboliche e ai miti attraverso l’arte contemporanea, facente parte del sistema museale della valle Arroscia. La grandiosa collegiata di S. Giovanni Battista fu costruita nel 1792-1806. Orgoglio del paese è il teatro Salvini, uno dei più piccoli al mondo (43 metri quadri di palcoscenico, 90 posti tra la platea e i palchi), di impianto sei-settecentesco. Antica è in paese la tradizione artigianale legata al ferro battuto e alla fabbricazione di calzature da montagna, così come la produzione di formaggi e del pane.
Borghi degni di interesse si trovano nella laterale valle di Rezzo, tra i quali Cènova, centro rurale a km 6.5 da Pieve caratteristico per portali e architravi in pietra scolpiti; sono testimonianza di un importante ambito di lapicidi qui fiorito nel tardo medioevo e le cui opere decorano edifici di molti centri del Ponente. Da vedere è anche, 3 km più a monte, Rezzo, dominio feudale dei Clavesana e poi dei Pallavicino, importante nel medioevo per i collegamenti con la valle Argentina; e ancor più il santuario di Nostra Signora del Sepolcro, che sorge circondato da grandi alberi, a 2.5 km da Rezzo, su una collina dominante la vallata. La sua struttura esterna è tipica dell’architettura quattrocentesca della Liguria montana, con portico sorretto da colonne in pietra e campanile a monofore e cuspide; l’interno, ad archi ogivali decorati a bande bianche e nere, custodisce interessanti cicli di affreschi, opera di Giorgio Guidi. Oltre Rezzo si può risalire la montagna tra boschi di castagni e poi di maestosi faggi, per arrivare in 15 km al panoramico passo di Teglia, valico per la valle Argentina.
Borghi degni di interesse si trovano nella laterale valle di Rezzo, tra i quali Cènova, centro rurale a km 6.5 da Pieve caratteristico per portali e architravi in pietra scolpiti; sono testimonianza di un importante ambito di lapicidi qui fiorito nel tardo medioevo e le cui opere decorano edifici di molti centri del Ponente. Da vedere è anche, 3 km più a monte, Rezzo, dominio feudale dei Clavesana e poi dei Pallavicino, importante nel medioevo per i collegamenti con la valle Argentina; e ancor più il santuario di Nostra Signora del Sepolcro, che sorge circondato da grandi alberi, a 2.5 km da Rezzo, su una collina dominante la vallata. La sua struttura esterna è tipica dell’architettura quattrocentesca della Liguria montana, con portico sorretto da colonne in pietra e campanile a monofore e cuspide; l’interno, ad archi ogivali decorati a bande bianche e nere, custodisce interessanti cicli di affreschi, opera di Giorgio Guidi. Oltre Rezzo si può risalire la montagna tra boschi di castagni e poi di maestosi faggi, per arrivare in 15 km al panoramico passo di Teglia, valico per la valle Argentina.