Da sempre il comune più popoloso della val Nervia, grazie al territorio pianeggiante e facilmente coltivabile, Camporosso restò a lungo conteso fra i Savoia e Genova, cui passò definitivamente nel 1686. La notevole crescita demografica registrata nella seconda metà del ’900 ha inevitabilmente segnato la struttura dell’abitato, che però offre, nel nucleo antico, non pochi scorci caratteristici. L’emergenza di maggiore rilievo è rappresentata dalla quattrocentesca parrocchiale di S. Marco, ripresa nel 1505-18 e rimaneggiata nel secolo XVIII; custodisce tre polittici del ’500, eseguiti rispettivamente dalla scuola di Lodovico Brea (Martirio di S. Sebastiano), da Agostino Casanova (Madonna coi Ss. Giuliano e Bernardo) e da Stefano Adrechi (Ss. Pietro, Paolo e altri santi). Su piazza Garibaldi affaccia anche l’oratorio dell’Annunziata, preceduto da un’originale scalinata con doppia balaustra incurvata. All’interno del cimitero, la chiesa di S. Pietro conserva fianco destro, abside e campanile a pianta quadrata del secolo XI, nonché alcuni affreschi riferiti ai secoli XV-XVI.
I comuni di Camporosso e Ventimiglia comprendono l’importante Oasi faunistica gestita dal WWF su circa 6 ettari di zone umide tutelate come Sito di interesse comunitario. Vi si arriva seguendo via Dante Alighieri fino al mare, per trovare un piccolo angolo di litorale in condizione di naturalità, dove è possibile osservare uccelli acquatici (varie specie di trampolieri, anatidi e limicoli) nel loro ambiente. Belle le spiagge di Camporosso Mare, ampie e in buona parte ad accesso libero, dove tante sono le animazioni e le attività, a partire dal beach volley e per finire con internet Wi-fi gratis.