È il centro più popoloso del Tigullio e – grazie agli stabilimenti balneari, al porto turistico e ad altre moderne strutture a disposizione di villeggianti e visitatori (golf, maneggio, tennis) – tra i siti vacanzieri di maggior prestigio del Levante ligure. La città è adagiata ad arco intorno all’insenatura più interna del golfo del Tigullio; l’abitato più antico si dispone nelle vie parallele al bel lungomare Vittorio Veneto. Intorno al centro storico, la moderna espansione edilizia risale in modo disordinato l’anfiteatro collinare della città.
Interessante nota signorile, che sottolinea la precocità della vocazione turistica di Rapallo, sono gli alberghi d’impronta liberty affacciati sul lungomare Vittorio Veneto, che termina proprio di fronte al piccolo Castello costruito nel 1551 su progetto del maestro comacino Antonio de Carabo, collegato alla terraferma da una sottile lingua di terra: restaurato nel 1960, è stato destinato ad accogliere esposizioni temporanee.
Attraversata piazza Garibaldi, le vie Mazzini e Magenta conducono alla chiesa di S. Stefano, documentata dal 1155; l’edificio odierno è però frutto della ristrutturazione condotta nel secolo XVII. Data al 1473 la costruzione della vicina Torre civica, mentre è seicentesco l’oratorio dei Bianchi.
In fondo a via Mazzini appare l’elegante prospetto neoclassico della parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio, anche questa di fondazione medievale (fu consacrata nel 1118) ma rimaneggiata nei secolo XVII-XX; evidente la pendenza del campanile (1753-57). La visita al centro cittadino può concludersi con il cosiddetto ponte di Annibale, riferibile all’alto medioevo.
Si sale in funivia al santuario di Nostra Signora di Montallegro, altrimenti raggiungibile uscendo dall’abitato lungo via Fratelli Betti. Lungo la salita della Strada Antica di Monti, che si inerpica nella vallata del fiume S. Francesco, si incontra un gruppo di antiche case (secolo XVII) che formano un complesso molitorio di interesse storico e di cultura materiale: nel Museo della Civiltà contadina sono raccolti attrezzi e macchinari per la lavorazione delle olive e dei cereali.
Superata la località San Maurizio di Monti, dove la parrocchiale (rifatta nei secoli XIX-XX) custodisce un’Apparizione della Madonna Odigitria attribuita a Bernardo Strozzi, si svolta a destra, arrivando a destinazione dopo complessivi km 11. Spettacolare il panorama dal sagrato, su cui il santuario di Nostra Signora di Montallegro, edificato nel 1557, rivolge un’elaborata facciata neogotica, opera di Luigi Rovelli (1892-96). Centinaia gli ex voto all’interno; gli affreschi nel catino absidale (Apparizione) furono eseguiti da Nicolò Barabino, mentre le pale del primo altare destro (Visitazione) e del primo sinistro (Pietà) si devono rispettivamente a G.B. Carlone e a Luca Cambiaso.
Rapallo dispone solo di un fazzoletto di spiaggia naturale a ridosso del porto, ma si avvale di molte strutture balneari artificiali e pontili protesi in mare che consentono di prendere il sole comodamente. In questo tratto la costa è molto frastagliata ed esposta alla forza delle onde, ma offre qualche opportunità in più lungo il litorale in direzione di Zoagli dove ci sono spiagge un po’ più spaziose e in prevalenza di ghiaia scura. Tra le più note, al confine tra Rapallo e Zoagli, è la spiaggia del Pozzetto, recuperata dopo i danni subiti in una mareggiata e protetta con la costruzione di due moli; ad accesso libero, ha servizi per i bagnanti e un mare incantevole.