Circondato dai campi di grano che trasformano il paesaggio di stagione in stagione, Rocchetta S. Antonio è l’ultimo paese della provincia di Foggia, al confine con la Campania e la Basilicata.

COSA VEDERE

Di origini antichissime, il borgo è caratterizzato dal cinquecentesco castello D’Aquino di forma poligonale, interessante esempio di architettura rinascimentale impreziosito dalla torre ogivale, simile alla prua di una nave, probabilmente realizzata su disegno di Francesco Di Giorgio Martini.  Quasi in un gioco prospettico, nel centro storico si alternano diversi palazzi medievali, rinascimentali e piccole casette creando un’atmosfera tipica e armoniosa che ricorda la fondazione normanna nella parte alta del centro cittadino e quella medievale lungo le vie che conducono al castello.  Degna di nota la chiesa Matrice del paese, intitolata inizialmente a S. Antonio Abate e oggi dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, eretta tra il 1754 e il 1768. Al suo interno i maestosi altari del Cimafonte e diverse tele e opere d’arte tra cui la cinquecentesca Madonna del cardellino del Giaquinto. Particolarmente suggestivo il campanile, con torre ottagonale coronata da una cupolina cuspidata maiolicata. Rimandi alla forte impronta religiosa del borgo si ritrovano nelle chiese della Maddalena, di Santa Maria delle Grazie  e San Giuseppe e in occasione della festa di S. Antonio Abate e dei copatroni, San Rocco e la Madonna del Pozzo. Il borgo è noto inoltre per le sue numerose fontane e, in particolare, per quella di Pescarella dalla quale sgorga un’acqua dal sapore dolciastro e dagli effetti benefici.

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Perché Bandiera Arancione:

“Questa località, immersa in un contesto naturalistico di grande bellezza, si distingue per il suo centro storico caratteristico e ricco di elementi di grande interesse, tutti adeguatamente indicati da un ottimo servizio di segnaletica, che accompagna il visitatore alla scoperta delle ricchezze del borgo.” Paolo, ghost visitor TCI