Come nella consuetudine dei luoghi del Subappennino, anche questo abitato è arroccato su un colle immerso fra rigogliosi boschi e mostra ancora nel suo assetto l'impianto medievale. Di origini antichissime, nel 279 a.C. Pirro vi riportò una vittoria sui romani; fu poi municipium con il nome di Ausculum (a quell'epoca rimanda la domus dei Mosaici sul colle di S. Potito). Nel 1870 si è aggiunto l'appellativo Satriano in memoria della vicina Satricum, città distrutta durante le guerre sannitiche. Il passato di sede vescovile - lo è dall'XI secolo - rivive nella Cattedrale, di fondazione romanica e ampiamente rimaneggiata sino al periodo barocco. Domina il paese l'imponente mole del castello, sorto probabilmente nel XIII secolo e nel XVII trasformato in Palazzo Ducale.
Il Polo museale, nato dalla fusione del Museo diocesano e del Museo civico archeologico Pasquale Rosario è collocato nell'ex monastero di S. Maria del Popolo.
Nei dintorni, oltre al ponte romano sul Carapelle, si possono visitare il Parco archeologico dei Dauni e l'area archeologica di Faragola.
Procedendo verso sud si guadagnano in 16 km Candela e, con ulteriori 10 km, Rocchetta Sant'Antonio, entrambi in scenografica posizione a dominio di un colle e caratterizzati da centri storici ben conservati. Di notevole pregio, nel secondo borgo, il massiccio castello di epoca cinquecentesca.