COSA VEDERE

Se arancione è il colore della “bandiera” che certifica buona accoglienza e qualità dell’ambiente, addirittura rosso – nel cotto di edifici e impiantito di strade – appare Certaldo Alto a chi si affaccia da porta Alberti o porta “al Sole” al fascinoso nucleo di Castello, ricco di atmosfere e suggestioni medievali. Sfilano la Casa del Boccaccio, che vi morì il 21 dicembre del 1375, con una biblioteca specializzata in edizioni e traduzioni del Decamerone e una vista magnifica sulla campagna toscana dalla loggia e la torre; la Chiesa dei Ss. Jacopo e Filippo, col cenotafio del Boccaccio e tabernacoli robbiani; il Palazzo pretorio, del XII secolo ma rifatto nel ’400, sede dei conti Alberti e poi dei podestà e dei vicari fiorentini di cui si vedono gli stemmi in facciata, con vari ambienti affrescati (sec. XV-XVI), un pittoresco cortile di gusto rinascimentale, antiche scritte di reclusi sulle pareti di quando fu carcere; la duecentesca chiesa sconsacrata dei Ss. Tommaso e Prospero, che ha un importante ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli e aiuti (1466-67); e ancora una cortina compatta di cappelle, torri, case del ’300 e ’400 (ma anche botteghe artigiane) per la trama di stradine che portano alla cerchia delle mura, ancora includente orti e campi. Il silenzio è la cifra del borgo, cui si sale a piedi o con la moderna funicolare, in un minuto, dalla sottostante piazza Boccaccio; autorizzati a romperlo solo le voci di chi lo visita e dei teatranti di strada del festival Mercantia.

Perché Bandiera Arancione:

“La località offre al turista un efficiente servizio di informazioni turistiche. Il centro storico tipico, raccolto e ben curato presenta importanti punti di interesse storico-culturali e offre numerose strutture caratteristiche dove poter mangiare e pernottare.” Marta, ghost visitor TCI