Le langhe, creste assottigliate delle colline che dominano il paesaggio, danno il nome all’area orientale del cuneese. Alta e bassa Langa definiscono a loro volta due zone, l’una dai rilievi più accentuati, l’altra meno aspra. Per entrambe la porta d’accesso è Alba, alla confluenza del torrente Cherasca nel Tanaro. Risalendo il corso del fiume verso Cuneo, Dogliani si raggiunge scegliendo una delle tante strade che attraversano campi coltivati, pascoli, boschi, vigneti e borghi celebri per il vino, primo fra tutti Barolo. La valle del torrente Rea ospita il paese che fin dal primo sguardo rivela due centri storici separati: quello medievale, il rione Castello, nella parte più alta che domina il Borgo cinto da mura nella parte inferiore lungo il torrente. L’abitato più moderno porta il volto ottocentesco datogli dall’architetto doglianese Schellino, autore, tra l’altro, della rinnovata chiesa dei Santi Quirico e Paolo. Le porte Sottana e Soprana segnano l’ingresso nel rione Castello, dove rimangono resti delle mura, il torrione medievale, il castello dei Perno e una struttura a ricetto che si snoda in un dedalo di strade lastricate. Le cantine del palazzo del Municipio ospitano la Bottega del Vino, associazione che garantisce la qualità del Dolcetto di Dogliani, prestigioso doc da non perdere nell’ampia offerta enogastronomica delle Langhe.