San Demetrio Corone sorge a 521 metri di quota, su una dorsale del versante settentrionale della Sila Greca, affacciato alla piana del Crati e al Pollino. Il nome della cittadina si riferisce al santo greco che ne è patrono, Demetrio Megalomartire, e alla città di Corone, nel Peloponneso, dalla quale nel 1524, incalzata dai turchi, giunse un’ondata di profughi. All’epoca San Demetrio era già centro di cultura greca, la cui fondazione viene messa in relazione all’abbazia basiliana di Sant’Adriano, di cui resta la bella chiesa (sec. XI-XII), con mosaici e affreschi bizantineggianti (nel vallone di Sant’Elia si visita la grotta detta di San Nilo, indicata dalla tradizione come luogo di eremitaggio del suo fondatore). Nelle strutture dell’abbazia ha trovato sede dal 1794 il Collegio Italo-Albanese che ancor oggi fa di San Demetrio Corone il punto di riferimento culturale delle oltre 50 comunità 'arberesh' della Calabria.