Arroccata su un cucuzzolo al centro della valle dell'Alcàntara, la cittadina, appartenente alla provincia di Catania, è riuscita ancora a conservare il fascino dell'ambiente urbano medievale di formazione normanno-sveva, sviluppatosi attorno al castel Leone (da cui il nome). Audacemente incastrato fra le fenditure di uno spuntone roccioso nel punto più alto della città (da cui è possibile rendersi conto della posizione strategica dell'abitato, nonché ammirare l'incredibile assortimento delle forme e dei colori dei campanili delle chiese, simili a minareti in una casbah), il castello presenta sulle facciate le classiche bifore archiacute in pietra lavica e mattoni, che furono prese a modello per le architetture religiose e civili del contorno. Da piazza Ruggero di Lauria, percorsa una breve salita e attraversato il piano S. Antonio (ove prospetta la settecentesca chiesa di S. Antonio Abate, rivestita all'interno di pregevoli intarsi marmorei), si osservano la neoclassica chiesa delle Benedettine e l'abside arabo-normanna (1105) della matrice di S. Pietro. Arricchiscono le strette e suggestive viuzze, balconi e portali realizzati in pietra lavica, che il gelo e il vento hanno corroso negli anni evidenziando così la struttura porosa del materiale. A 2 km dall'abitato, in contrada Cuba, è la chiesa di S. Domenica, una delle testimonianze più significative della chiesa di Bisanzio in Sicilia nel periodo altomedievale. L'edificio, per quanto in ruderi, presenta una singolare struttura architettonica quadrata.