Acireale
localita
Acireale (CT)
La cittadina è il maggiore dei sette centri disposti sul versante orientale etneo, che condividono il prefisso “Aci”. L'origine di tale prefisso è legata alla presenza di un corso d'acqua, cancellato da successive eruzioni, il cui percorso era prevalentemente sotterraneo e che la leggenda associa alla storia d'amore di Aci e Galatea. Nella cittadina il flusso della vita è adeguato al ritmo placido della sua gente; tra i tavolini delle eleganti gelaterie di piazza del Duomo, si consuma un rito di nobile memoria. La grande festa ad Acireale è però il Carnevale, con la sfilata dei carri allegorici e delle caratteristiche macchine infiorate. La città fu realizzata nel sito attuale, un fertile terrazzo dominante il mare, nel 1326, dopo che l'insediamento prima romano e poi bizantino (Aquilia), che sorgeva più a sud a poco più di 14 km da Catania, fu distrutto da un terremoto e da incursioni dal mare. Dal 1642 fu assoggettata direttamente alla corona e divenne città demaniale con il nome di Aci Reale. Il nucleo originario insiste sull'attuale piazza del Duomo, che fu completata nella prima metà del '600. Tra il XVI e il XVII secolo la struttura della città si ramificò rispetto all'asse portante costituito dagli attuali corsi Vittorio Emanuele e Umberto I: furono i nuovi insediamenti delle strutture religiose a creare i poli di sviluppo urbano, collegati al centro e fra di loro. Dopo il terremoto del 1693, la ricostruzione venne coordinata dal duca di Camastra ed ebbe tra i protagonisti il pittore acese Pietro Paolo Vasta. La classe nobiliare e la ricca borghesia si installarono lungo gli assi principali; il clero riparò i danni alle chiese e iniziò nuove fondazioni, strutturando così il centro antico nella forma giunta fino ai nostri giorni. L'espansione ottocentesca prolungò l'asse dell'attuale corso Savoia, che si triangolò, tramite viale Principe Amedeo, con corso Umberto I. All'ingresso sud della città sono le terme di S. Vénera. Attraverso corso Vittorio Emanuele si raggiunge piazza Vigo, dominata dalla fastosa facciata barocca della basilica di S. Sebastiano. Tra palazzi sette-ottocenteschi si perviene in piazza del Duomo, che ampliata nel XVII secolo, è un ambiente di rara bellezza. La Biblioteca e Pinacoteca Zelantea ha sede dal 1915 ai NN. 15-17 di via Marchese di Sangiuliano (da piazza del Duomo, la si raggiunge percorrendo via Cavour). A nord di piazza del Duomo inizia corso Umberto I, che si caratterizza per i negozi e le gelaterie, queste ultime autentico tratto distintivo della cittadina; al fondo è villa Belvedere, giardino pubblico con un magnifico panorama sullo Ionio e l'Etna. Uscendo da Acireale a nord-ovest, una viabilità minore sale sulle pendici del vulcano e conduce in circa 13 km a Zafferana Etnea (m 574, ab. 9051). La cittadina, scenograficamente poggiata su terrazze di pietra lavica protese verso la costa ionica, è la base di partenza per diverse escursioni sul versante est del vulcano, tra cui quella alla spettacolare valle del Bove, immenso contenitore di lava dalle pareti ripidissime. A sud, il costone lavico che per circa 7 km scende da Acireale in direzione di Riposto, a strapiombo sul mare, costituisce l'ossatura della Riserva naturale della Timpa. Istituita nel 1999, denota la presenza di una ricca vegetazione, alimentata da numerose sorgenti, e alti colonnati basaltici a strapiombo sul mare, rifugio dei rapaci.