Tra i monti del Sannio e la valle del Tappino, fra boschi e insediamenti rurali, testimonianze della civiltà sannitica e alcuni tra i più bei castelli del Molise il borgo è disteso su un colle, con un nucleo antico arroccato su uno sperone calcareo a strapiombo sul torrente Carapelle e uno più moderno. Osci, saraceni e sanniti si sono succeduti prima dell’arrivo dei romani. Dall’impianto romano al periodo medievale, l’eredità urbanistica si compone in viuzze, vicoli ed edifici un tempo protetti da mura di cui rimangono i varchi in corrispondenza dell’accesso alla piazza della chiesa Madre, di porta Maggiore e di porta San Nicola. Largo Chiesa Madre è il cuore del nucleo antico: vi si affaccia il Palazzo Ducale, che nelle sue vesti cinquecentesche occupa il sito dell’antico castello angioino