Erede della messapica Karpene e della romana Carbina (cioè frugifera, grazie alla fertilità dei suoi terreni), era protetta da tre cinte murarie concentriche che circondavano il colle, a sua volta oggi 'assediato' dal verde lussureggiante della campagna. Ma quelle possenti fortificazioni nulla poterono, nel 473 a.C., di fronte ai tarantini, che la distrussero; risorse nello stesso luogo, alleandosi con Brundisium e poi con Roma contro Annibale. Caduto l'impero, fu invasa da bizantini, visigoti, longobardi e saraceni; mutato nuovamente il nome in Carvinea, fu importante sito militare, venendo governata da normanni, svevi, angioini e aragonesi. Il borgo medievale della cittadina ha nel castello Dentice di Frasso il monumento più insigne e interessante: pare infatti risalga a epoca normanna, anche se l'aspetto attuale è l'esito delle trasformazioni e degli ingrandimenti operati dai diversi feudatari fino al '900; si presenta con una pianta triangolare, munita ai vertici di torrioni, uno dei quali a mandorla. Nel '300 fu invece fondata la chiesa Madre, che ebbe nel '500 il rosone in pietra locale e nell'800 l'attuale veste.