L’abitato si distribuisce sui poggi del versante occidentale della valle circondato da castagneti e più alte abetaie. L’antica economia agricola basata su usi civici, oltre che sulla produzione del carbone da legna, le cave d’ardesia, le miniere di ferro e galena, è tuttora visibile nell’organizzazione del paesaggio e nella ricorrente tipologia delle abitazioni, spesso raccolte intorno a modesti cortili con lunghi ballatoi, più famiglie ai piani superiori e in basso stalla, fienile e magazzini. Tra le dimore patrizie spiccano il palazzo Celeri-Martinengo (XVI-XVII secolo), con torre trecentesca, e la settecentesca casa Marza. Su una rupe s’alza maestosa la parrocchiale dei Ss. Faustino e Giovita (1731, con piccolo campanile quattrocentesco), disegnata secondo moduli veneti.