Centro agricolo e industriale, celebre per il Carnevale e per i magnifici carri allegorici in cartapesta, ha origini peucete, come dimostrano consistenti ritrovamenti nel circondario, ed ebbe notevole sviluppo nel medioevo, quando fu infeudato dai Benedettini dell'abbazia di S. Stefano di Monopoli. Del florido passato resta testimonianza nel prezioso centro storico, ricco di scorci e di significative architetture: tra esse l'attuale sede del Municipio, ex convento dei Carmelitani, costruito su un castello federiciano, con l'annessa chiesa della Madonna del Carmine (XVII secolo), e il palazzo Romanazzi Carducci già del Balì, sede del Museo civico che annovera arredi rococò e tele sei-settecentesche. La chiesa Madre, dedicata a S. Pietro, risale al XII secolo. Su via Santa Maria prospetta l'interessante chiesa di S. Maria la Greca. Lungo la strada a nord-ovest per Turi si trova la grotta di Putignano, cavità naturale ricca di traslucide concrezioni alabastrine.